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13 marzo 2010

Oggi giornata molto dura. Abbiamo percorso la Carretera Austral per varie centinaia di chilometri, attraversando più volte dei passi tra le Ande.

Il paesaggio splendido. La strada, che costituisce l’unico collegamento dell’area sud del Cile con il resto del Paese e che porta un nome così importante, è più o meno come sono le strade del nostro altopiano di Asiago che portano i turisti alle malghe. Quasi tutto il percorso si sviluppa su sterrato.

La vegetazione lussureggiante invade da ambo i lati parte della carreggiata che di per sè non è molto larga. Due mezzi, incrociandosi, non potrebbero passare. Fortunatamente il traffico è estremamente limitato. Oggi, in 150 km, abbiamo incontrato 2 fuoristrada e nient’altro.

La pista, credo sia più opportuno chiamarla così, sale e scende di quota tra boschi di aspetto tropicale, in vicinanza di ghiacciai eterni.

Questa è una terra di contrasti. Caldo e freddo, deserto e foresta, siccità e laghi, tutto dai connotati molto netti, molto duri.

E qui, in Cile, anche la gente è diversa. Già dalla frontiera si percepisce che il clima è più severo, in tutti i sensi. C’è più burocrazia. La gente non ha voglia o tempo per farsi attorno a noi, come succede invece in Argentina. Sembra quasi che le persone siano troppo indaffarate a sopravvivere.

Il clima è duro e già ora fa freddo. Passando nei villaggi, meglio sarebbe dire tra le rare baracche che affiancano la strada, anche a distanza di 100 chilometri un gruppo dal successivo, si nota solamente l’attività dei boscaioli che stanno preparando la legna per l’inverno. Grandi cataste attorniano le povere casupole e dai camini di tutte esce il fumo.

All’imbrunire fa già freddo. Mi chiedo come facciano a trascorrere il lungo inverno vivendo così isolati dal resto del mondo. Non ci sono collegamenti telefonici e tantomeno di rete. Non credo ci sia la televisione. Le case sono povere. Quasi tutte in legno e lamiera, alcune sono costituite da prefabbricati da campo, cui hanno aggiunto porticati o tettoie. Spesso sono dipinte con colori vivaci, giallo, rosso, azzurro. Si sono appropriati dei posti più improbabili per viverci. Bambini se ne vedono pochi, però in ogni villaggio ho sempre visto un parchetto con i giochi classici dei bimbi, con altalene e scivoli.

Tra le case e nei dintorni dei pueblos non c’è disordine, non ci sono immondizie abbandonate. Credo che qui ogni cosa sia preziosa e non si possano permettere sprechi. Ricordo che anche in Algeria, molti anni fa, durante un viaggio attraverso il deserto, i bambini si contendevano le nostre bottiglie di plastia vuote. Tutto può essere utile, a chi non ha niente.

Nei villaggi di maggior dimensione non è raro scoprire che nomi di hosterie, alloggi od altre attività sono in tedesco. Anche le vie richiamano località germaniche. Sicuramente ci sono ancora, tra queste valli, dei fuggitivi dell’ultima guerra mondiale. O i loro discendenti. Forse anche per questo la gente è più riservata e nessuno chiede nulla.

Ormai a notte fatta siamo arrivati al confine con l’Argentina. Solite formalità ma la speranza di poter percorrere gli ultimi chilometri su asfalto viene presto delusa. Ci aspettano altri 50 km di sterrato, di notte, in una discesa piena di curve e con la strada in condizioni pietose. La polvere rende quasi invisibile il percorso.

Siamo stanchi, dopo 12 ore di sterrato. L’ultima ora è un vero calvario. Arriviamo in pianura sbiancati dalla polvere come dei Pierrot.
Siamo a Esquel, sani e salvi.


Download itinerario del giorno >> (per visualizzare il tour è necessario Google Earth)


Tutti gli itinerari >>


5 Commenti a “13 marzo 2010”

  • Iamoti:

    Ciao Ugo e Nini.
    Continuo a seguire il vostro straodinario viaggio con il massimo interesse ed ammirazione.
    Complimenti per la stupenda esposizione dei fatti, mi sembra di viverli assieme con voi; complimenti per le splendide foto, pare di toccare con mano le montagne ed i ghiacciai; bravi, continuate così…..
    Sono felice di sapere che Ugo ha risolto i problemi di motore alla sua Africa Twin, d’altra parte la “mitica” non poteva tradire, faccio anch’io il tifo per lei(come sapete anch’io sono il fortunato possessore di un’Africa Twin che mi ha dato grandissime soddisfazioni nei tours motociclistici che ho fatto anche assieme a voi).
    Ho visto la costruzione del ponticello di fissaggio del manubrio che pur non essendo “originale” svolge perfettamente la sua funzione! Con l’occasione vi ricordo il provvidenziale contributo che, in casi di emergenza, possono dare gli elastici ricavati tagliando trasversalmente a fettine di varia larghezza una camera d’aria usata, riescono a fissare e sostenere anche l’impossibile!
    Cari saluti ed un abbraccio da Iamoti.

  • marco a.:

    Ciao frecce della Patagonia !!
    Vi leggo sempre con interesse ed avidità e controllo in Google Earth ogni nome che citate nei vostri racconti.
    Che meraviglia, che spettacolo !!
    Un abbraccio sempre !!
    marcoa

  • L&D:

    Il DNA,lo spirito di cittadini del mondo che ci accomuna,i moderni mezzi telematici,mi fanno seguire con ansia e trepedazione questa tua ultima avventura.Leggo che hai risolto i proplemi tecnici: La potenza delle spugnette che oltre che detergere………..filtrano pure.
    Auguri di buon proseguimento a te e compagni di viaggio.
    Un caro abbraccio L.

  • Meus amigos Italianos
    Esta chegando a hora de partirmos, e portanto, gostaria de agradecer a companhia muito alegre e parceira de voces dois , Hugo e Nini.
    Voces melhoraram nossa viagem, nos ensinando muitas coisas e compartilhando muitas risadas.
    Desejamos, Ricardo e Renato, que voces tenham uma boa viagem ao Alasca, Nini até México e que venham ao Brasil para nos encontrarmos novamente e podermos desfrutar mais vezes de sua amigade, ocasiao em que gostariamos muito de recebe-los em nossas casas.
    Ricardo e Renato

  • Hola Amigos… MassimoMassimo De Vicari, hermano de Gianfranco De Vicari, hijo de Maria Dalle Rive y de Antonio De Vicari, me contacto y comento de su viaje por Sudamérica, mi tel 0343 156 985009, vivo en Paraná,Provincia de Entre Rios,Argentina y muy gustoso estaré si uds. pasan por Paraná para conocerlos y ayudarlos en lo que mas pueda.
    No duden en llamarme si asi lo desean!!!..
    Un fuerte abrazo fraternal,les deseo el mejor de los viajes y estadía en Argentina
    Con mucho afecto
    Pedro Dalle Rive
    Mio Nonno Giovanni Dalle Rive , nacista en Malo,Vicenza
    Mia Nonna Maria Tonello,nacista en comuna muy cerca de Malo y no recuerdo su nombre!!

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