Itinerario del 19 maggio 2010

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19 maggio 2010

Ieri sera io e Miriano, dopo aver ritirato la moto, siamo andati al ristorante di Alberto, un suo amico italiano con la passione del motociclismo. Da lui al martedì di ritrovano una ventina di appassionati e così ho avuto modo di conoscere un po’ di bikers di Reno. Uno in particolare è arrivato con una Guzzi Lario dell’86, molto bella.

Oggi, prima di partire, dovevo risolvere il problema della lampadina che si è bruciata. Doveva essere ancora quella originale, di 22 anni fa, perchè alla Honda non sono riusciti a trovarne una di uguale. Mi son fatto indicare da Alberto il nominativo di un elettrauto in grado di sostituirmi l’attacco per adattarlo al tipo di lampadina che si trova oggi sul mercato. Alberto mi ha anche suggerito di provare ad andare in un certo negozio, dove a suo parere, sono ben forniti di ogni tipo di lampada. Ci siamo andati questa mattina ed il commesso ha subito detto di non averne di quel tipo ma poi, preso dagli scupoli, ha voluto ricontrollare nell’archivio. Se n’è andato in magazzino ed è tornato poco dopo con 2 esemplari di lampada simili a quella che cercavo. Andavano bene. Questa si, è fortuna.
Sono partito tardi, dopo aver pranzato ancora una volta dai miei amici. La strada per San Francisco è lunga 385 km ma è tutta freeway. Purtroppo sul Donner Pass piovigginava e la temperatura era scesa sui 5 gradi. Mi sono infilato la tuta da pioggia e con quel freddo non ho sudato per niente.

L’arrivo a San Francisco, con la visione della skyline della città, mi ha ricompensato del freddo patito. All’entrata in città ho voluto collaudare la telecamerina che ho comperato a Reno ed ho posizionato sul casco. Ho fatto così le uniche foto della giornata.
Mi sono infilato nel traffico intenso ed ho guadagnato posizioni spostandomi tra le 4/5 corsie. Qui si può sorpassare sia a destra che a sinistra senza incorrere in penalità.
Gli automobilisti di qui sono davvero molto disciplinati e calmi. Nessuno corre oltre il limite di legge e non esistono i “furbi”. É davvero un buona cosa. Sono arrivato verso sera e non ho avuto nessuna difficoltà per arrivare all’hotel che avevo prenotato via internet. Unica sorpresa, trattandosi di un buon hotel, l’esclusione della prima colazione, l’assenza del collegamento internet free in camera ed il pagamento del parcheggio della moto (16,00 dollari/giorno). Ho un po’ la sensazione che se potessero mi farebbero pagare anche l’aria che respiro. Tutto gira intorno al dio Dollaro. Il segreto è quello di averne!!!!!!!!!!!!!


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